Cronaca

E' morto don Carlo Masseroni

Era il decano dei missionari novaresi. Si è spento nella notte del 28 gennaio presso la Clinica "I Cedri" di Fara Novarese

Si è spento nella notte del 28 gennaio presso la Clinica "I Cedri" di Fara Novarese don Carlo Masseroni, decano dei Fidei Donum e Patriarca delle Missioni Novaresi.

Era nato il 27 gennaio 1925 a Fontaneto d’Agogna, ultimo di 10 fratelli. Entrato da ragazzo nel Seminario Diocesano con i cugini Giuseppe ed Eugenio, completati gli studi venne ordinato sacerdote da Mons. Leone Ossola nel giugno del 1949.

Dopo l’impegno pastorale come coadiutore del parroco nelle parrocchie di Suno, a Santa Cristina di Borgomanero e Arona, nel 1967 partì come missionario in Burundi, insieme a don Francesco Ciampanelli e più tardi raggiunto dal cugino don Giancarlo Masseroni. Dal 1967 al 1980 svolse la sua attività di promozione umana e di evangelizzazione nella Parrocchia di Rwarangabo dove praticamente, partendo da zero, costruì la Chiesa parrocchiale e numerose Cappelle in diverse succursali, nonché creando dei servizi sociali e sanitari. Nel 1980, a causa della difficile situazione venutasi a creare nel piccolo paese africano tra le etnie Hutu e Tutsi, ritornò in Italia dove per un anno fu amministratore parrocchiale a Cesara e Arola (Verbania). Ma l’amore per la sua gente, il desiderio di condividere la vita del suo popolo, fece sì che nel 1981 ritornò in Burundi, sempre a Rwarangabo, riprendendo le molteplici attività che aveva lasciato.

La sera del 6 luglio del 2000 un malintenzionato si introdusse nella sua casa con lo scopo di ucciderlo e gli sparò con una rivoltella un colpo in pieno volto. Ferito gravemente, venne trasportato all’Ospedale di Nairobi, in Kenya, dove si riprese, anche se perdette l’uso di un occhio e parzialmente l’udito. Rientrato in Italia vi rimase per un lungo periodo di convalescenza fino a dicembre, ma nel gennaio del 2001 riprendeva l’aereo per il suo amato Burundi. Questa volta venne destinato alla Parrocchia di Murehe dove rimase fino a qualche tempo fa, quando si unì ai Fidei Donum della diocesi di Brescia all’ospedale di Kiremba dove passò gli ultimi anni consolando e amministrando i sacramenti ai degenti di quell’ospedale.

"Le avvisaglie del male incurabile che lo avrebbe stroncato, si fecero sentire sempre più forti - dice don Mario Bandera, direttore del Centro Missionario Diocesano - il che portò don Carlo a prendere la decisione di rientrare in Italia, cosa che avvenne l’estate scorsa quando pose la sua dimora all’amata Frazione La Croce di Fontaneto, circondato dall’affetto dei parenti e in modo particolare dei nipoti, visitato da molti amici che volevano fargli arrivare la loro solidarietà per la malattia che lo stava divorando".

I funerali si terranno nella chiesa parrocchiale di Fontaneto d’Agogna, giovedì 30 gennaio alle ore 15. La messa sarà presieduta dal Vescovo Franco Giulio Brambilla.


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