Cronaca

Smog, inizio d'anno negativo a Novara: a gennaio valori record di Pm10 e Pm2,5

Secondo i dati di Legambiente, quello del 2017 è stato il peggior inizio anno dal 2014

Immagine di repertorio

Il nuovo anno a Novara, e in Piemonte, è iniziato all'insegna dello smog. Secondo i dati di Legambiente, infatti, a gennaio 2017 si sono registrati i peggiori livelli di smog degli ultimi 4 anni. Le polveri sottili e ultra sottili, Pm10 e Pm2,5, hanno raggiunto nei capoluoghi piemontesi valori non solo oltre i limiti di legge ma superiori anche di due o tre volte.

E’ il caso di Novara, Vercelli, Torino, Asti e Alessandria, ma anche delle tradizionalmente meno critiche Cuneo, Biella e Verbania dove i valori hanno segnato comunque, secondo l'associazione ambientalista, un’inversione di tendenza negativa.

Stando ai dati di Legambiente, è proprio Novara ad avere il primato dei valori massimi raggiunti nel mese di gennaio: alla centralina Arpa di viale Roma il 31 gennaio le Pm10 hanno raggiunto i 155 mg/mc, contro i 50 mg/mc di media giornaliera consentiti; sempre lo stesso giorno ma nella centralina di viale Verdi, le ancor più fini e dannose Pm2,5 hanno raggiunto il valore record di 127 mg/mc, contro i 25 mg/mc di media previsti dalla legge.

I dati sui superamenti dei limiti delle Pm10 nel mese di gennaio.

Per quanto riguarda i superamenti giornalieri di Pm10, a gennaio di quest'anno, la centralina di viale Roma ha fatto registrare 16 superamenti giornalieri, consumando così in appena un mese quasi la metà del "bonus annuale" di 35 giornate previsto per legge.

Il commento di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta.

"L’evidente inversione di tendenza negativa - ha commentato il presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta Fabio Dovana - mette in luce come negli anni non siano state adottate politiche strutturali efficaci per combattere l’inquinamento, soprattutto quello causato dal traffico. Quest’anno è stato sufficiente il mese di gennaio a far bruciare a gran parte delle città della nostra regione i due terzi del bonus annuale dei 35 giorni previsto per le Pm10, con valori superiori anche di due o tre volte ai limiti di legge, tutto ciò con pesanti conseguenze sulla salute pubblica".

"I valori registrati - ha aggiunto Dovana - non fanno altro che confermare l’urgenza di importanti politiche antismog su cui Regione e Comuni non possono più prendere tempo. Il blocco generalizzato dei diesel Euro3, già adottato dall’Emilia Romagna, non è più rinviabile e deve essere solo il primo di una serie di provvedimenti che puntino ad una forte riduzione del traffico privato nei centri urbani, che vada oltre le categorie d’omologazione delle auto, e che sappia offrire alternative competitive nel trasporto pubblico e nella mobilità non motorizzata. Una strada segnata, intrapresa da gran parte delle città europee che si sono poste l’obiettivo di liberare le città dalle automobili".

Le soluzioni per limitare lo smog secondo l'associazione ambientalista.

Per ridurre l'inquinamento atmosferico, secondo Legambiente è necessario limitare l'ingresso nei centri abitati di veicoli inquinanti e favorire la mobilità dolce e l'uso di veicoli più efficienti e a zero emissioni. Per fare questo è fondamentale istituire zone a pedaggio urbano (sul modello dell’AreaC milanese) e implementare una differente politica tariffaria sulla sosta. I ricavi ottenuti devono essere interamente vincolati all’efficientamento del trasporto pubblico locale e di forme sostenibili di mobilità.

Per l'associazione ambientalista bisogna rendere le auto l’ultima delle soluzioni possibili per gli spostamenti dei cittadini. Oggi il Piemonte continua ad avere invece il record di auto per numero di abitanti. Occorre inoltre ridisegnare strade, piazze e spazi pubblici e moltiplicare le zone 30, in cui imporre il limite di velocità massimo di 30 km/h. Centri urbani completamente sicuri e rinnovati, in grado di tornare a respirare anche grazie alla creazione di nuovi spazi verdi e alla piantumazione di nuovi alberi in città, nelle vie del centro e delle periferie, ma anche sugli edifici e sui tetti perché le alberate svolgono un’altra funzione importante: riparano gli edifici dal calore e dal freddo con un risparmio stimato del 10% dell'energia necessaria per regolare la temperatura di un edificio e quindi di emissioni. Tutte misure che per Legambiente devono essere portate avanti dai Comuni e trovare spazio nel nuovo Piano antismog regionale promesso dall’assessore all’Ambiente Valmaggia per la prossima primavera.


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