Cucina

I 10 dolci tipici novaresi

Dai famosissimi Biscotti di Novara ai Brutti ma buoni di Borgomanero, fino alle Beatine di Ghemme. Ecco tutta la dolcezza del Novarese

Foto di Emma Avitabile

Sono diversi i dolci che caratterizzano Novara e la provincia. In città i più famosi sono sicuramente i Biscotti di Novara (conosciuti anche con il nome di Camporelli, dal celebre biscottificio novarese in cui vengono prodotti), ma i novaresi conoscono molto bene anche il Pane di San Gaudenzio e il Dolce della Cattedrale.

Il resto della provincia è invece noto per i Brutti ma buoni e le Ossa da mordere di Borgomanero, il Gramolino di Galliate, le Beatine di Ghemme, i Biscotti al Ghemme Docg, i Baci di Fara, e le Margheritine di Orta.

I BISCOTTI DI NOVARA
Straordinariamente leggeri - non contengono infatti burro ma solo farina, zucchero e uova - sono il biglietti da visita della città. Il tocco che distingue il Biscotto di Novara e contribuisce ad arricchirne il gusto è la spolveratina di zucchero vanigliato prima della cottura. Un tempo i Biscotti di Novara venivano venduti alla dozzina o al chilogrammo, le qualità più curate e meglio riuscite venivano confezionate avvolgendole a due a due con carta sottile. Oggi il prodotto viene presentato in scatole di cartone contenenti i biscotti avvolti in carta o in scatole chiuse ermeticamente che mantengono inalterata la freschezza del prodotto.

IL PANE DI SAN GAUDENZIO
Per tradizione è il dolce della festa patronale di Novara da oltre 50 anni. E' una sorta di gustoso panettone con una superficie cosparsa di granelli di pinoli, nocciole e zucchero. Ha la caratteristica di essere rivestito esternamente con pasta frolla e arricchito di un soffice e ricco ripieno.

IL DOLCE DELLA CATTEDRALE
Farina di frumento, zafferano, miele, frutta passa secondo le stagioni, il tutto amalgamato con grasso d'oca. Era questo l'antico Dolce della Cattedrale, che oggi viene riproposto in versione "aggiornata" con il burro, lo zucchero e una nota di grappa di Nebbiolo per macerare la frutta. Il dolce era nato come omaggio feudale delle famiglie religiose della città e del contado ai Canonici di Santa Maria; successivamente era diventato un dono degli stessi Canonici ai poveri di Novara.

I BRUTTI MA BUONI
Brutti da vedere, forse, ma sicuramente buoni di mangiare. I Brutti ma buoni si confezionano mescolando l'albume montato con mandorle, zucchero e profumando con vaniglia. Questi dolci vennero prodotti per la prima volta nel lontano 1869 a Borgomanero.

LE OSSA DA MORDERE
Altro dolce tipico di Borgomanero, simile ai Brutti ma buoni, anche come "età". Per ottenere le Ossa da mordere si utilizzano infatti gli stessi ingredienti dei Brutti ma buoni, con l'aggiunta della farina, che rende il biscotto duro.

IL GRAMOLINO DI GALLIATE
Tipico di Galliate, questo dolce si ottiene con zucchero, farina, burro, uvetta; viene poi lucidato con uova e ricoperto di granella di zucchero. Erano preparati in passato unicamente in occasione della ricorrenza di San Giuseppe, il 19 marzo, ma oggi sono confezionati da laboratori pasticceri artigiani anche durante tutto l'anno.

LE BEATINE DI GHEMME
La storia di questi biscotti realizzati con farina, burro, zucchero, uova, latte, lievito e aromi naturali è legata alla fede per la Beata Panacea, martire 15enne uccisa mentre pregava dalla matrigna. La loro forma ricorda la Beata in ginocchio con le mani giunte e con i tre fusi in testa, simbolo del suo martirio.

I BISCOTTI AL GHEMME DOCG
Dall'unione della sapienza dei pasticceri delle Colline Novaresi con il buon vino che qui si produce sono nati questi deliziosi biscottini, che possono essere gustati da soli o intinti in creme o zabaione. Nel Novarese vengono inoltre preparati anche i biscottini di riso, tra cui i più particolari sono i biscottini di Riso Venere.

I BACI DI FARA
Piccoli bocconcini di un delicato impasto di mandorle, nocciole e cacao, sono prelibatezza uniche. Vengono proposti sciolti o nelle confezioni "a bauletto". Nella stagione più fredda si trovano anche i Baci di Fara al rum.

LE MARGHERITINE DI ORTA
Burrose e friabilissime, le Margheritine devono la loro eccezionale fragranza all'utilizzo di tuorli sodi, passati al setaccio fino ad ottenere quasi una farina.


Si parla di