Eventi

Coccia, sabato 21 e domenica 22 novembre in scena online "L'ammalato immaginario"

Sabato 21 novembre alle 20.30 sul canale Youtube del Teatro Coccia e di A-Novara e domenica 22 novembre alle 20.30, solo sul canale Youtube del Teatro Coccia, va in scena lo spettacolo "L’ammalato immaginario di Leonardo Vinci", previsto nel cartellone della nuova stagione del Coccia.

L'evento online è inserito all’interno del progetto "La Cultura è Essenziale".

Lo spettacolo

"L'ammalato immaginario - Tre intermezzi per l'Ernelinda".

Musica di Leonardo Vinci; direzione Massimiliano Piccioli; regia Matteo Peirone.

Matteo Peirone Don Chilone; Linda Campanella Erighetta; Mattia Picollo Lesbino; Gianluca Ascheri Cembalo.

Ensemble Barocco dell’Orchestra Sinfonica di Savona. Coproduzione Fondazione Teatro Coccia con Il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona.

Composto per essere eseguito tra gli atti dell’Ernelinda di Francesco Silvani (Napoli, Teatro di San Bartolomeo, 1726) "L’ammalato immaginario" mette in scena il tipico ipocondriaco alla Molière, Don Chilone, costretto con l’inganno a sposare Erighetta, scaltra vedovella che mira ad accasarsi per riacquistare un ruolo sociale e che sfrutta con abilità le paure dell’attempato coprotagonista.

L’intermezzo "La vedova ingegnosa" fu composto da Giuseppe Sellitti su libretto di Tommaso Mariani in occasione della messa in scena del dramma per musica "Demofoonte", commissionato nel 1735 per il compleanno di Carlo III di Borbone e rappresentato al Teatro San Bartolomeo di Napoli, probabilmente ultimo intermezzo a vedere le luci del teatro partenopeo. La vicenda ha come protagonisti Drusilla e
Strabone: la prima è determinata a risposarsi con quest’ultimo vincendo le di lui resistenze; il secondo, medico improvvisato e uomo pavido, è dotato di uno spiccato senso dell’umorismo e di tanti denari. Il risultato è assicurato dalle trovate teatrali (travestimenti compresi) e dalle paradossali vicende create dalle esasperazioni linguistiche e dalla varietà di forme e stili musicali, sapientemente dosati per le esigenze del teatro.

Compiuti gli studi presso il Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo, Leonardo Vinci si affermò agli inizi degli anni Venti del Settecento come compositore di commedie per musica in ‘lingua napolitana’ date al Teatro dei Fiorentini. In seguito, anche grazie al buon esito dei suoi drammi seri, avviò con "Didone abbandonata" la collaborazione con Pietro Metastasio: fatto che determinò una svolta decisiva nella sua attività e l’abbandono del filone della commedia per musica, i cui umori furono in parte travasati nel genere dell’intermezzo.

Erighetta e Don Chilone si collocano proprio in questo periodo cruciale. Eseguiti tra gli atti del dramma l’Ernelinda di Francesco Silvani il 4 novembre 1726 al Teatro di San Bartolomeo, fanno sèguito al successo conseguito dalla "Didone abbandonata" al Teatro delle Dame di Roma (14 gennaio 1726) e alla seconda trasferta veneziana, finalizzata alla messinscena di un altro dramma metastasiano, "Siroe re di Persia", al San Giovanni Grisostomo (2 febbraio 1726).


Si parla di