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Borgomanero: appuntamento al cineforum

Torna l'appuntamento con il cineforum a Borgomanero. Martedì 19 aprile sarà proiettato "Chi è senza colpa".

CHI È SENZA COLPA

Titolo originale: The Drop
Regia: Michaël R. Roskam
Soggetto e sceneggiatura: Dennis Lehane
Fotografia: Nicolas Karakatsanis
Musiche: Marco Beltrami
Montaggio: Christopher Tellefsen
Scenografia: Thérèse DePrez
Arredamento: Mila Khalevich
Costumi: David Robinson (David C. Robinson)
Effetti: Brainstorm Digital
Interpreti: Tom Hardy (Bob Saginowski), Noomi Rapace (Nadia), James Gandolfini (cugino Marv), Matthias Schoenaerts (Eric Deeds), John Ortiz (detective Torres), Ann Dowd (Dottie), Michael Aronov (Chovka), James Frecheville (Fitz), Elizabeth Rodriguez (detective Romsey), Tobias Segal (Briele), Michael Esper (Rardy), Morgan Spector (Andre), Ross Bickell (Padre Regan), Michael J. O'Hara (Sean), Lucas Caleb Rooney (Paul), Jeremy Bobb (Stevie), James Colby (Sully), Patricia Squire (Millie), Mike Houston (Donny), Khan Baykal (Tim Brennan), Danny McCarthy (detective Dexter), Chris Sullivan (Jimmy)
Produzione: Peter Chernin, Dylan Clark, Mike Larocca per Chernin Entertainment/Fox Searchlight Pictures
Distribuzione: Twentieth Century Fox Italy
Durata:107'
Origine: U.S.A., 2014

New York. Bob Saginowski vive a Brooklyn e lavora come barman nel locale di suo cugino Marv, inserito nel giro del riciclaggio di denaro dei criminali locali. Bob è un tipo solitario che non si pone troppe domande, ma dopo essersi imbattuto in un cucciolo di pitt bull - abbandonato in cattive condizioni in un bidone dei rifiuti - ed essere entrato in contatto con Nadia, una donna misteriosa dal passato oscuro, si troverà coinvolto in prima persona in una faccenda che ha radici nel passato del quartiere dove tutti, parenti, amici e nemici, cercano di tirare avanti, ad ogni costo...
I romanzi criminali di Dennis Lehane hanno dato origine a film importanti come "Mystic river" di Eastwood, "Shutter island" di Scorsese e "Gone baby gone", esordio alla regia di Ben Affleck. Da un suo racconto intitolato "Animal rescue" deriva "Chi è senza colpa", un noir struggente; e non solo per la presenza di James Gandolfini. La storia è ambientata a Brooklyn e ruota intorno a un 'drop bar', un locale che, di tanto in tanto, lava i soldi sporchi della malavita. Il bar è di cugino Marv; al banco lavora il taciturno Bob, che ogni mattina va ad ascoltare la messa, fa vita solitaria e nasconde un passato da dimenticare. Un giorno una coppia di piccoli delinquenti irrompe a mano armata nel locale, facendo precipitare l'equilibrio già assai precario della piccola impresa. Mentre la mafia cecena pretende la restituzione dei cinquemila dollari rapinati, Bob fa la conoscenza di Nadia, giovane cameriera con indosso le ferite della vita. C'è da aggiungere che in zona si aggira un altro delinquentello, il quale mena vanto di avere ucciso un uomo e sceglie Bob come proprio bersaglio. Tutto qui? Sì, ed è proprio questa la buona notizia. Ora che il film di crimine è diventato un campo di battaglia dove l'eroe fa fuori dozzine di cattivi usando armi da guerra (vedi "The Equalizer", la serie "Taken", "John Wick"), un film così è ormai merce rara che riconcilia col genere. Più che i fatti, a Lehane (questa volta anche sceneggiatore del proprio soggetto) interessa soprattutto l'ambiente, che ricorda i bei film metropolitani del sottovalutato James Gray ("I padroni della notte"): un bar di quartiere frequentato sempre dagli stessi clienti, i vicoli tristi con i bidoni della spazzatura, un'umanità di delusi, umiliati e offesi grondante di un cupo romanticismo. Come Bob, personaggio a priori comune ma tormentato dai suoi fantasmi e che, malgrado tutto, non rinuncia a sperare in un futuro migliore. L'empatia con gli anti-eroi stanchi costretti a caricarsi di una croce è praticamente inevitabile; e finisci per solidarizzare con loro malgrado tutte le ambiguità di cui sono portatori. Prima, tuttavia, che un epilogo inaspettato venga a completare/sconvolgere il puzzle, ribaltando le aspettative del pubblico fidelizzato al cinema noir. Però il valore aggiunto di questo film, e il suo potenziale di culto, risiede soprattutto nelle interpretazioni. Al contrario di quel che accade ai più recenti (super)eroi del genere come Liam Neeson o Keanu Reeves, cui è sufficiente un'unica espressione dall'inizio alla fine, il regista Michaël R. Roskam dà ai suoi personaggi di scorticati vivi il tempo per installarsi e la possibilità di evolvere assieme alle situazioni. Tom Hardy ("Lawless", "Locke"), attore tra i più dotati sulla piazza, regala a Bob l'umanità dolente e segreta, tutta in sfumature di nero, di un character in apparenza sorpassato dagli avvenimenti e destinato al ruolo di vittima. James Gandolfini interpreta da par suo il non meno ambiguo cugino Marv, uomo stanco e amareggiato che vive assieme alla sorella nel rimpianto di tempi migliori. E anche Noomi Rapace (la Lisbeth Salander di "Uomini che odiano le donne"), benché più sacrificata dal ruolo, presta i tratti a una giovane donna torturata che vien voglia di proteggere.
Roberto Nepoti, La Repubblica

"Chi è senza colpa", diretto dal regista belga Michaël R. Roskam, lascia il segno. Una storia di emarginati, destinati a vivere da pecore nere senza possibilità di scampare al freddo che assale anima e corpo di chi sta sempre fuori. Senza un focolare degli affetti. Ti cattura per due motivi: primo, è tratto dal romanzo omonimo di Dennis Lehane (edito in Italia da Piemme), uno dei grandi autori contemporanei di noir, tra i quali "Gone baby gone", "La legge della notte", "Mystic River", diventato un film indimenticabile grazie alla regia di Clint Eastwood. Ecco, la città in cui è ambientato "Chi è senza colpa" è la stessa di "Mystic River": una Boston ancor più degradata, se quella era gelida e grigia come il fiume che l'attraversa, questa è dark, screziata solo dal rosso del sangue. Il secondo motivo che vi aggancia allo schermo è il faccione di James Gandolfini, questo è il suo ultimo film. L'attore italoamericano, diventato famoso con la serie tv "I Soprano", fu stroncato da un infarto a Roma. In "Chi è senza colpa" interpreta Marv, il titolare di un bar nel quartiere degradato dei Flats e negli occhi ha una luce di speranza vana, quella di uscire dal ghetto delle pecore nere.
Un sogno che evoca un po' "L'uomo da marciapiede", quel John Voight che accompagnava lo zoppo Dustin Hoffman nell'illusione vana di raggiungere la Florida. Marv deraglia sull'obiettivo nel modo più sciocco: il bar non è più suo, appartiene alla mafia cecena che lo usa anche come luogo di riciclaggio delle tangenti, e lui si inventa una rapina per appropriarsi del loro denaro. Coinvolgendo nella disgraziata avventura anche il giovane cugino Bob (Tom Hardy) che lo affianca nel lavoro e si salverà soltanto trovando una ragione di vita nel salvataggio di un cucciolo gettato nella spazzatura e in una ragazza, Nadia (Noomi Rapace), che lo aiuta ad allevarlo.
Bruna Magi, Libero

MICHAËL R. ROSKAM
Filmografia:
Rundskop (2011), Chi è senza colpa (2014), The Tiger (2016)

Martedì 26 aprile 2016:
UNA NUOVA AMICA di François Ozon, con Romain Duris, Anaïs Demoustier, Raphaël Personnaz, Isild Le Besco, Aurore Clément


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