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Al museo Faraggiana un percorso multisensoriale

Foto di repertorio

Percorso multisensoriale al museo Faraggiana. Il progetto è ideato e realizzato dall’Associazione RI-NASCITA di Novara con la preziosa consulenza dell’Unione Ciechi di Novara e del gruppo dei sordi di Novara-Biella-Torino. Il progetto è realizzato grazie al sostegno della Fondazione Comunità Novarese onlus e all’ulteriore intervento di Associazione Industriali, Fondazione De Agostini, Ponti SpA e dei cittadini e associazioni novaresi che hanno partecipato agli eventi della rassegna“Un invito al museo”, contribuendo alla raccolta fondi. Inaugurazione fissata per il 26 settembre alle 16 nel cortile del museo. 

L’Associazione RI-NASCITA era già stata promotrice di una prima edizione del progetto, finalizzato alla realizzazione di un nuovo allestimento al primo piano del Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi, che ne consentisse la visita in autonomia anche ai portatori di disabilità visive e uditive e, permettendo di toccare, annusare e sentire, oltre che vedere, desse la possibilità a ogni fruitore di vivere un’esperienza diversa e coinvolgente.

Considerati gli ottimi risultati raggiunti, la Fondazione Comunità Novarese onlus ha scelto di sostenere, con un contributo di 11.000 euro, una seconda fase di progetto con lo scopo di ottimizzare il percorso già realizzato al primo piano (attraverso la creazione di un microambiente climatico e l'introduzione di un sistema Loges, studiato per fornire informazioni tramite pavimentazione a rilievo) e di estenderne le caratteristiche anche al piano terra del Museo con l'introduzione di box olfattivi, cartoline tattili, postazione video accessibile anche in LIS (Lingua Italiana dei Segni) e guide informative scaricabili tramite QR Code e tecnologia NFC.

Un secondo obiettivo del progetto era, inoltre, quello di dare continuità al processo attivato, creando figure professionali in grado di interagire con i soggetti portatori di disabilità e garantire loro una migliore esperienza di visita.

“La Fondazione– spiega il Presidente della Fondazione Comunità Novarese onlus Cesare Ponti– ha scelto di sostenere anche la seconda fase del progetto sia perché l’idea di rendere la cultura inclusiva è una delle mission dell’ente che già ci aveva convinti nella prima fase, sia perché il progetto ha suscitato subito un grande interesse e coinvolgimento nella comunità. Di barriere architettoniche, in Italia, si è cominciato a parlare negli anni Sessanta ma per molto tempo, nell’immaginario comune queste sono state associate solo ad una rampa di scale. Soprattutto negli ultimi anni, invece, gli studi in ambito museale si sono arricchiti e, oggi, è chiaro che un museo inclusivo sia un museo adatto a una molteplicità di pubblici e di esigenze; uno spazio messo a disposizione del sociale, delle sue risorse e delle sue necessità. Ecco perché l’idea di RI-NASCITAè un’idea importante: perché offre soluzioni per coinvolgere tanti tipi di persone che, ancora troppo spesso, soffrono un isolamento personale e culturale”. 


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