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Giornate Fai di Primavera: i luoghi aperti nel week end a Novara e provincia

Sabato 15 e domenica 16 marzo tornano le Giornate Fai di Primavera, l'evento che apre le porte al patrimonio culturale italiano, celebrando arte, storia e natura in luoghi molto spesso poco conosciuti o accessibili visitabili, in via eccezionale, durante il week end, in totale sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti. I posti disponibili sono limitati: la prenotazione è obbligatoria (al costo di 3 euro) sul sito www.giornatefai.it fino a esaurimento posti disponibili ed entro la mezzanotte del giorno precedente la visita.

I luoghi aperti a Novara

Per l'edizione 2021 la delegazione Fai di Novara ha organizzato un percorso tra le eleganti dimore della Novara del XV e XVI secolo. L’itinerario si snoda lungo l’antica contrada delle Torri Lunghe, oggi via Amico Canobio, posta a poca distanza dal cuore medievale della città, piazza delle Erbe, alla scoperta di alcuni dei più significativi esempi di architettura civile del XV e XVI secolo. Il punto di partenza sarà dal Fai Point in piazza Matteotti; le visite sono disponibili su prenotazione dalle ore 10.15 alle ore 13 e dalle ore 14.30 alle ore 18, sia sabato 15 che domenica 16 maggio (ultimo turno alle 17.30).

Casa della Porta
Di origine probabilmente romanica, Casa della Porta venne rinnovata e ampliata da Corrado della Porta. L'edificio mostra al piano nobile tre eleganti finestre archiacute impreziosite da motivi fittili a torciglione e decori floreali.

Casa Rognoni Salvaneschi
Casa Rognoni si presenta oggi come un palinsesto architettonico costituito da preesistenze medievali, tra le quali sono ancora intuibili i resti di una torre, forse tardo duecentesca, capitozzata in epoca moderna.

Palazzo Medici
Dinanzi a Casa Rognoni si erge palazzo Medici, la cui bianca facciata presenta un prospetto a bugnato ed eleganti fregi in stucco di gusto antiquario. Le cinque finestre del piano nobile sono sormontate da busti raffiguranti imperatori.

Casa Bossi (Riservato agli iscritti Fai)
Casa Bossi è un capolavoro dell’architettura neoclassica realizzato a Novara, sul Baluardo Quintino Sella, negli anni 1857-61 da Alessandro Antonelli, il più importante architetto italiano del XIX secolo. La specificità di Casa Bossi è quella di essere "monumento assoluto": il fabbricato, con una superficie complessiva di 6.500 mq e circa 200 stanze, è un esempio straordinario di tecnica costruttiva grazie alla struttura basata su fulcri portanti che sostengono soffitti a volta molto ribassati; inoltre, il suo particolare orientamento planimetrico rispetto all'asse viario del baluardo è la testimonianza di una sensibilità progettuale già improntata ad armonizzarsi con le condizioni ambientali e quindi in qualche modo già incline ad una eco-sostenibilità ante litteram. Le visite guidate, riservate agli iscritti Fai, saranno disponibili sia sabato 15 sia domenica 16 maggio ai seguenti orari: 10.30 - 15 - 16.30.

I luoghi aperti nel novarese

Casalbeltrame: Cascina La Mondina
Il casale è un classico esempio di cascina piemontese: oltrepassato il cancello, si entra nell'area residenziale dove il palazzo nobiliare presenta decorazioni neogotiche restaurate e gli interni affrescati raccontano l'avvicendarsi delle mode artistiche dal Seicento in poi. Al di là del grande portone, la distesa delle risaie dove si producono riso Carnaroli Classico e riso nero Artemide. Le visite guidate saranno disponibili sia sabato che domenica, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 14.30 alle ore 16.30.

Baragge di Piano Rosa
La Riserva Naturale delle Baragge è a tutela degli ultimi lembi di territorio di brughiera. Un paesaggio che colpisce immediatamente per la sua semplicità e il suo equilibrio, per il suo apparire senza confini. La visita, a cura del Gruppo Fai Colline Novaresi, consisterà in un'escursione di circa 4,5 km di due ore e mezza di durata, in cui si incontreranno praterie simili a savane, suggestivi sottoboschi e piccoli corsi d’acqua da guadare in completa sicurezza e senza bagnarsi. Verranno illustrate le caratteristiche naturali del luogo e sarà possibile fermarsi, sia prima sia dopo l’escursione, per stare a contatto con la natura. Per gli iscritti al Fai è previsto un approfondimento su fauna e flora delle Baragge tenuto da un’esperta guida naturalistica. Si accede da Ghemme, frazione di Strona, da dove si procederà su una strada sterrata di 1,5 km fino al parcheggio per accedere al punto di accoglienza. Le visite saranno disponibili sabato 15 maggio dalle 14 alle 18 e domenica 16 dalle 9.30 alle ore 18. Sono consigliate scarpe comode.

Il Castello di Buccione e il suo territorio
Il Gruppo Fai Lago d'Orta propone ai visitatori un percorso dal titolo: "Il Castello di Buccione e il suo territorio", un viaggio tra storia e leggende alla scoperta di un castello medievale, del suo ambiente e delle lotte per il controllo del Lago d’Orta. Si ripercorrerà una storia che cavalca il tempo partendo da 300.000.000 di anni fa, all’epoca del Supervulcano della Valsesia, e arrivando fino all’epoca di costruzione del Castello di Buccione per terminare nei tempi moderni. Davanti al Castello, con il supporto di pannelli illustrativi, i volontari racconteranno il ruolo della Torre e del Castello a protezione e difesa della Comunità di Riviera dal 1150 circa fino ad oggi. Una passeggiata piacevole, nel verde di un colle: 10 minuti di salita e l’emozione di gustare la bellezza del luogo e del panorama del lago da un diverso punto di vista. Inoltre, i giovani armigeri della "Compagnia della Spada e della Croce" di Gozzano animeranno la visita con l'allestimento di un accampamento del 1300 e duelli in costume. L’intero percorso di visita avverrà all’aperto; al sentiero di accesso che porta alla Torre si accede dalla strada provinciale di Vacciago accanto alle "Cave di Corconio": qui ad attendervi sarà collocato anche un presidio street-food. I soli iscritti al Fai avranno la possibilità di visitare l’interno della Torre, dove sarà allestita una mostra dal titolo "La vita nel Castello di Buccione tra passato e futuro". Per informazioni, contattare la volontaria Fai Marisa Zanetta al 348.3108795, o all'indirizzo e-mail  marisazanetta@gmail.com. L'evento si svolge con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Orta San Giulio, proprietario della Torre, dell’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, responsabile della tutela dell’area, e dell’'Ecomuseo del Cusio e Mottarone.

La Chiesa di San Michele e Sebastiano a Varallo Pombia
L'apertura del bene, normalmente chiuso al pubblico, a cura del Gruppo Fai Ticino, consentirà di riscoprire una testimonianza significativa della storia ecclesiastica della Diocesi e di avere una presentazione dei recenti restauri, non ancora mostrati al pubblico a causa della situazione pandemica. Nelle Giornate Fai sarà inoltre possibile raggiungere, accompagnati, la vicina località di Campo dei Fiori, dove sono visibili depositi di sassi che gli studiosi ritengono essere i resti delle ricerche dell'oro nel Ticino. La chiesa, che si trova sulla Statale 336 di Malpensa, sarà aperta, sia sabato che domenica, dalle 10 alle 17 (ultimo ingresso alle 16.30). Sabato e domenica alle 16 sarà riservata agli iscritti Fai la possibilità di essere accompagnati da un esperto naturalista a Campo dei Fiori.


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