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Giovedì letterari in biblioteca a Novara: il 1° aprile appuntamento con "Il pioppo del Sempione"

Giovedì 1° aprile la rassegna dei Giovedì letterari parte con le Pagine di libertà di Giuseppe Lupo che alle 18 presenta il romanzo "Il pioppo del Sempione", edito da Aboca per la collana "Il bosco degli scrittori".

L’evento sarà disponibile come sempre sulle pagine Facebook Centro Novarese di Studi Letterari e Biblioteca Civica Carlo Negroni e visibile in differita anche sul sito novara.letteratura.it.

Nella scuola serale di Legnano, un giovane professore insegna italiano a una classe di immigrati di diverse nazionalità: magrebini, albanesi, sudamericani, perfino un quarantenne con tre figli e una laurea in ingegneria, conseguita in Iraq. Tra di loro ci sono Cesar e Apollinaire, padre e figlio sbarcati in Italia dalla Costa d’Avorio, Amin l’albanese, partito a bordo di un gommone e arrivato a Brindisi a nuoto, Rafkani e Mohammed, il più silenzioso degli alunni. Le loro lezioni sono, però, insolite, perché a ravvivarle, sul finire, arriva nonno Paplush, personaggio amato da tutti e memoria storica del paese: si affaccia alla porta, si siede in prima fila e inizia a raccontare la sua giornata e il suo passato, di quando faceva l’operaio alla teleria, “la madre che ci ha dato da vivere”, insieme a Ottavio, di quella volta che nel 1954 sorprese Fausto Coppi a fare pipì su un muro durante una tappa a cronometro, e di quando frequentava la vecchia locanda dove la giovane Rossana sognava di fare, un giorno, la ballerina e intanto cucinava per tutti e cresceva un figlio non riconosciuto dal padre. Ma in tutti i ricordi dolceamari di nonno Paplush c’è una figura che ritorna sempre, l’antico pioppo della Corte del Villoresi con cui il nonno ha un legame speciale…

Un romanzo profondo ed emozionante, che fa riflettere su tematiche molto attuali: l’integrazione, l’inclusione sociale e il valore della memoria storica, che va di pari passo con la riflessione sulla modernità.

Giuseppe Lupo è nato in Lucania (Atella, 1963) e vive in Lombardia, dove insegna letteratura italiana contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia. Per Marsilio, dopo l’esordio con "L’americano di Celenne" (2000; Premio Giuseppe Berto, Premio Mondello), ha pubblicato "Ballo ad Agropinto" (2004), "La carovana Zanardelli" (2008), "L’ultima sposa" di Palmira (2011; Premio Selezione Campiello, Premio Vittorini), "Viaggiatori di nuvole" (2013; Premio Giuseppe Dessì), "Atlante immaginario" (2014), "L’albero di stanze" (2015; Premio Alassio- Centolibri), "Gli anni del nostro incanto" (2017; Premio Viareggio Rèpaci) e "Breve storia del mio silenzio" (2019, selezionato nella dozzina del Premio Strega). È inoltre autore di numerosi saggi, tra cui "La letteratura al tempo di Adriano Olivetti", in cui racconta un capitolo fondamentale nella storia della letteratura italiana: un mondo di relazioni, influenze e suggestioni artistiche ancora tutto da conoscere ed esplorare. Lupo si confronta con i protagonisti di una prolifica e controversa stagione letteraria a confronto con le sfide e le domande suscitate dall’esperienza olivettiana. Giuseppe Lupo collabora anche alle pagine culturali del Sole 24 Ore e di Avvenire. 


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