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Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti insieme sul palco del Coccia

Martedì 11 aprile, alle 21, sul palco del Teatro Coccia va in scena l'ultimo spettacolo per il cartellone "Comico d'autore".

Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta sono "Matti da slegare", versione italiana della commedia "Elling & Kjell Bjarne" di Axel Hellstenius, traduzione di Giovanna Paterniti, con la regia di Gioele Dix. 

Biglietti dai 15 ai 30 euro. Per informazioni e biglietti www.fondazioneteatrococcia.it oppure presso la biglietteria del Teatro (via Rosselli, 47), aperta da martedì a sabato con orario 10.30  18.30.

LO SPETTACOLO. Dopo parecchi anni vissuti in una struttura psichiatrica protetta dove sono diventati amici inseparabili, Elia e Gianni vengono "promossi" e mandati dal sistema sanitario a vivere da soli in un appartamento nel centro della città. Si tratta di un esperimento e di una prova molto importante per loro: dovranno provare a inserirsi nella società civile e dimostrare di saper badare a se stessi. Elia, che non ha mai conosciuto il proprio padre, aveva vissuto sempre solo con la madre, imbastendo con lei un rapporto morboso ed esclusivo. Alla morte della donna, si era perciò rivelato totalmente incapace di prendersi cura di sé e il suo ricovero era stato inevitabile. Il lungo trattamento terapeutico non ha però fiaccato la sua profonda sensibilità e un senso innato dell’autoironia. Gianni, il compagno di avventura, è al contrario un omaccione dai modi ruvidi e spicci, fissato col cibo e soprattutto col sesso, che peraltro non ha ancora avuto modo di sperimentare. È un uomo generoso e impulsivo, la cui fragilità è segno del disperato tentativo di cancellare le ferite procurategli da una madre alcolista e un patrigno violento.

Lo spettacolo racconta il percorso tortuoso, complicato ed esaltante che condurrà i due "matti" a slegarsi dai tanti fantasmi piccoli e grandi che li hanno resi infelici per gran parte della loro vita. Entrambi riusciranno a trovare una strada personale per il reinserimento nel mondo. Il "cocco di mamma" troverà nella poesia e nella forza comunicativa delle parole la propria ragione di vita, mentre lo "scimmione" si accorgerà di poter essere utile agli altri con il suo lavoro e il suo buon cuore. È questa l’intuizione forte di Matti da Slegare: l’arte e l’amore come strumenti di guarigione e riscossa, elementi imprescindibili per un’esistenza piena e felice. Particolarmente azzeccata la scelta di affidare a Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta, diretti da Gioele Dix il trattamento di un tema rilevante e delicato come quello della malattia mentale. Le loro caratteristiche attoriali e registiche garantiscono un approccio alla materia fresco, ironico, addirittura spassoso e divertente. Nessun tentativo di patetismo, né alcuna traccia di retorica in questo leggero e al tempo stesso intenso ritratto di vita e amicizia, di passioni e dolori, di fobie e scelte coraggiose.


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