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Growin’up: la storia e la musica di Bruce Springsteen a Meina con l'Accademia dei Folli

L’Accademia dei Folli percorre la carriera di Bruce Springsteen con un concerto dedicato alla musica del grande cantautore americano. L’appuntamento, che fa parte della rassegna Lakescapes, è sabato 9 novembre presso il Teatro di Meina alle 21.

"Growin’up" è la storia dell’inizio del mito di un cantante che oggi - ancora oggi, dopo oltre 45 anni di carriera - riempie gli stadi di tutto il mondo; dall’infanzia poco felice, in povertà, con un padre di origini irlandesi perennemente ubriaco, alla folgorazione guardando per la prima volta Elvis Presley in tv. Dai primi passi con la chitarra ai concerti in tutti i locali della East Coast. Dai Castiles ai Child, dagli Still Mills alla Bruce Springsteen Band. Per non parlare di quella sera, in un localaccio di Asbury Park, quando durante un concerto per pochi intimi - che tra l’altro erano entrati solo per ripararsi dalla tempesta che imperversava fuori - dalla porta entrò un uomo enorme, nero, con un sax in mano, e da quel momento diventò il fratello di palco di Bruce.

Fino al 9 maggio 1974, all’Harvard Square Theatre di Cambridge. Sul palco c’è un ragazzo di quasi 25 anni con la chitarra in mano, tra il pubblico siede un certo Jon Landau, uno dei critici musicali più importanti del mondo, che pochi giorni dopo, sulle pagine del Rolling Stone, con ancora "i polpastrelli delle dita anestetizzati dopo il tanto tambureggiare sulla poltrona per battere il tempo", scrisse sulla tastiera della sua temutissima Remington: «Stasera ho visto il futuro del rock ’n’ roll: il suo nome è Bruce Springsteen».

Parlare di Springsteen significa raccontare il mito di uno sfuggente american dream; la libertà delle highways contrapposta all’oscurità delle strade di periferia, dove giovani amanti si fanno promesse di una vita migliore; la dura esistenza dei lavoratori e dei disoccupati; la ricerca perenne di una promised land. Dall’appassionata ricerca giovanile di "Greetings from Asbury Park" all’amara constatazione della maturità di "The Ghost of Tom Joad", il concerto, di ispirazione semi-acustica, tenta di tracciare un profilo inusuale del grande artista, attraverso canzoni note e meno note.

Per informazioni: www.accademiadeifolli.com | 011 0740274 | prenotazioni@accademiadeifolli.com.


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