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“In Palestina, esperienze e osservazioni” a villa Marazza

Chi ha mai sentito parlare al telegiornale dei campi profughi in Palestina? Chi sa che ogni giorno file interminabili di persone devono varcare checkpoint per poter raggiungere un ospedale o una scuola al di là del muro che circonda il proprio campo? Quando i nostri media si occupano della Palestina lo fanno dando esclusivamente rilievo alla cronaca di un qualche attentato o alla nuova tappa dell’interminabile trattativa di pace tra il popolo israeliano e quello palestinese. Ciò che il pubblico spesso non ha occasione di conoscere e approfondire è la condizione dei profughi palestinesi.

Se si immagina un campo profughi non bisogna pensare ad una tendopoli dal carattere temporaneo. I primi campi nacquero nel 1947 con la creazione dello Stato di Israele e da allora il loro numero è aumentato. Si tratta quindi di città vere e proprie in cui chi ci abita vive spesso senza elettricità, senza l’acqua corrente per parecchi giorni, senza lavoro, senza scuole e servizi adeguati, per non parlare delle continue incursioni dell’esercito di giorno e di notte.

Sabato 23 gennaio, dalle ore 16.00 presso la Villa Marazza sarà possibile ascoltare le testimonianze di chi, in questi campi profughi, è stato per portare un po’ di speranza.

Interverranno il medico Sergio Cavallaro e la volontaria Gaia Bacchetta. Modera l’incontro il giornalista della Stampa Marcello Giordani.


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