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Novara Streetfood Village: il cibo su quattro ruote torna in città

In primavera torna a Novara l'appuntamento con il cibo su quattro ruote. Dal 24 a al 26 marzo, infatti, piazza Puccini ospita il Novara Streetfood Village, tre giorni dedicati al cibo di strada d'Italia e del mondo e alle birre artigianali.

L'evento è alla sua quinta edizione, ed è organizzato grazie alla collaborazione tra l’associazione nazionale che riunisce i migliori produttori di cibo di strada dall’Italia e dal mondo e la Ascom locale in occasione di "Degusto Novara".

Alla fine della settimana, da venerdì, partirà ancora una volta lo Streetfood Village che porterà anche quest’anno (dalle 17 alle 24 di venerdì e dalle 11 alle 24 del sabato e domenica) i migliori prodotti cucinati sul momento e da assaporare "al volo" che rappresentano il meglio della cucina di strada italiana, e non solo.

Il programma prevede ogni giorno anche l’animazione musicale. Si parte il venerdì con Bruno Carrassi Dj, mentre il sabato il dj set di Claudio Dj Bird. La domenica sarà invece presente il duo acustico GL.EM con Giulio La Rovere ed Enrico Meloni. 

I cibi di strada presenti. Un giro del mondo attraverso i sapori di strada. Dalla farinata piemontese agli "arrosticini" di pecora abruzzesi; dalla puccia salentina, alle bombette di Alberobello. Ci saranno poi anche i cibi di strada toscani, come l’hamburger di Chianina e il lampredotto. Per chi desidera poi provare altre specialità europee o di altri continenti potrà spaziare tra la grigliata di carne argentina ("Asado"), il "Souvlaki e Gyros pita" della Grecia, o il dolce tipico "Kurtos Kalacs" della Romania. Da bere le birre artigianali a marchio “Streetfood” e tante altre delizie di strada.

Lo Streetfood Tour. La tappa di Novara rappresenta il secondo di oltre trenta appuntamenti previsti dall’associazione nazionale Streetfood in tutta Italia. L’associazione Streetfood. Nata ad Arezzo nel 2004, è stato il primo progetto in Italia a promuovere il cibo come cultura e il cibo di strada come format vincente in quanto "riassume in un cartoccio" storia e tradizioni di ogni regione d’Italia da gustare con le mani. 


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