Eventi

Torna la XII edizione di Studi Aperti

Studi Aperti è oggi alla sua XII edizione, in programma da venerdì 1 a domenica 3 luglio; ospita oltre cinquanta artisti e coinvolge performance di musica, spettacolo, letteratura, insieme a laboratori, workshop e ovviamente, arte e architettura. Gli spazi espositivi utilizzati sono sia pubblici che privati, i cittadini infatti aprono le loro case e le loro ville, premettendo agli artisti di installare le loro opere. Oltre agli spazi privati vengono utilizzati il Museo Tornielli, il parco Neogotico, la storica Casa Cotta. Per tre giorni Ameno, piccolo borgo nelle colline tra il Lago d’Orta e il Lago Maggiore si trasforma in un grande museo a cielo aperto, da scoprire e da attraversare.

La dodicesima edizione della manifestazione riprende il tema già anticipato nel 2015, per porre l’attenzione sulla relazione tra il mondo del sociale e il mondo della cultura contemporanea, nelle sue diverse declinazioni. L'incontro tra l'arte e il sociale dunque, tra il fare artistico e la progettazione nella società. Verranno presentati spazi di aggregazione non convenzionali, spazi per il dialogo e la rappresentazione di mondi poco visibili e pratiche responsabili di sviluppo sostenibile ed equo in contesti locali e internazionali. La nuova edizione di Studi Aperti vuole offrire uno sguardo sulla progettualità artistica che sconfina in altri territori, dall'impegno sociale al lavoro coi pazienti psichiatrici e disabili, dai progetti con paesi extraeuropei alle esperienze più eterodosse. Al centro dei tre giorni del festival saranno le opere, ma soprattutto i progetti. Un'occasione per entrare nel vivo della progettazione di artisti, designer, architetti e operatori culturali.

Il Salone centrale del Museo Tornielli ospiterà la mostra “50+!. Il grande gioco dell’industria”, curata da Francesca Molteni, una delle iniziative realizzate da Museimpresa - Associazione Italiana dei Musei e degli Archivi d'Impresa -, con il patrocinio di Assolombarda. Un’esposizione iconografica di 50 e più oggetti che hanno fatto la storia della società e la storia dell’impresa italiana, scelti dalle collezioni degli archivi e dei musei associati a Museimpresa, con la collaborazione dei loro curatori. Una macchina del tempo, una storia attraverso gli oggetti ritmata da invenzioni, intuizioni, azzardi nati dall’ingegno di capitani d’industria e poeti delle fabbriche, di visionari delle officine, entusiasmo delle maestranze e del silenzio delle tavole in studio. Oggetti di storia industriale dalla valenza simbolica straordinaria: sacri e domestici, museali e casalinghi, realizzati da grandi firme o da piccoli artigiani, hanno plasmato l’immaginario collettivo di una nazione con innovazioni tecnologiche rapide, orgogliose e inattese. Sono grandi, piccoli, evidenti o nascosti, fissi o mobili, potenti, dolci, misteriosi e insospettabili.


Si parla di