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I luoghi del cuore Fai 2020: il Complesso monumentale di S. Martino di Vignone

Al centoventiquattresimo posto della classifica nazionale, con 3.278 voti, il Complesso monumentale di S. Martino conta numerosi edifici di epoche diverse

Il Complesso monumentale di S. Martino

Il complesso di S. Martino di Vignone, nel Vco, si è posizionato al centoventiquattresimo posto della classifica nazionale de "I luoghi del cuore" Fai. Scopriamo insieme gli edifici che lo compongono e la sua storia grazie alla scheda del Fondo Ambiente Italiano.

Il complesso di S. Martino, un tempo centro dell’omonima Degagna, consta di edifici sorti in epoche diverse, ma consolidati a formare un’unica struttura: la Chiesa parrocchiale tardo rinascimentale (1595-1615) con il campanile, l’Ossario barocco (1746), il Cimitero a pianta circolare (1851), con al centro l’oratorio detto la Rotonda (1810) e ricche tombe gentilizie lungo il perimetro, le Case del parroco e del sagrestano che formano una corte interna, la Colonna sul Sagrato dove un tempo si seppellivano i morti.

L’attuale chiesa di S. Martino è stata costruita tra la fine del Cinquecento (1594-95) e il 1615, sulle fondamenta di una precedente chiesa romanica, di cui non restano tracce. All’interno si notano importanti espressioni dell’arte barocca, quali le grandi tele raffiguranti la vita del santo patrono, gli stucchi della cappella del Rosario, gli arredi e le sculture lignee di Bartolomeo Tiberino. Nell’Ottocento si è avuto l’ultimo intervento decorativo della chiesa con gli affreschi del pittore vignonese Enrico Francioli nel 1873. Nel 1746 si conclude la costruzione dell’Ossario, sul lato nord del sagrato. La cappella in stile barocco, impreziosita da splendide cancellate in ferro battuto e affrescata con motivi di teschi, tibie e scheletri vestiti da vescovi e cardinali, doveva additare ai fedeli la caducità dei beni e dei poteri terreni ed invitare alla riflessione sull’ineluttabilità della morte, ma anche sulla vita eterna.


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